martedì 29 dicembre 2009

Paolo Rossi: l'eroe del "mundial" 1982

Nacque a Prato il 23 settembre del 1956 uno dei più forti attaccanti della storia del calcio. Paolo Rossi è l'attaccante dal fisico esile, rapido e opportunista che nell’estate del 1982 fece sognare tutta l’Italia a suon di gol.
Paolo Rossi esulta alla vittoria del mondiale 1982
Paolo Rossi iniziò prima a giocare nel Santa Lucia e poi nell'Ambrosiana Calcio di Prato per poi passare a 12 anni alla Cattolica Virtus di Firenze. Nel 1972, a soli 16 anni, la Juventus lo acquista  per la cifra di 15 milioni di vecchie lire, per farlo giocare nelle sue giovanili.

Ci sono giocatori che hanno un impatto sulla partita attraverso il fisico, altri per controllo di palla e aperture, Paolo "Pablito" Rossi sul campo di calcio era semplicemente l’istinto del gol. Astuzia, agilità erano unite alla tecnica, visto il suo passato di giovane ala destra. 

Paolo Rossi fa il suo debutto nel calcio che conta nel 1975/1976 con la maglia del Como ma quella stagione gioca solo sei volte non andando mai a segno. Così nel 1976/77 la Juventus lo cede in comproprietà al Lanerossi Vicenza. Quell’anno è trionfale per lui: diventa bomber di serie B con 21 gol in 36 partite.


A fine stagione, con una cifra record, il Vicenza riscatta totalmente il giocatore dalla Juventus e Rossi, la stagione successiva, si conferma anche in serie A segnando 24 goal in 30 partite. Il Vicenza arriva da neopromosso al secondo posto, ma l’anno successivo retrocede e il presidente Farina è costretto a cederlo in prestito al Perugia. Inizia il periodo più buio: viene coinvolto nello scandalo del calcio scommesse e squalificato in maniera durissima per ben due anni.

La Juventus,  punta di nuovo su Paolo Rossi e lo acquista. Anche Bearzot, Ct della nazionale italiana nel 1982 lo convoca per il mondiale di Spagna preferendolo al capocannoniere Pruzzo.

Una scommessa ben ripagata nonostante le critiche: Paolo "Pablito" Rossi è capocannoniere del mondiale 1982, eroe della partita con il Brasile in cui segna una tripletta. L’Italia vince il mondiale e a Prato i festeggiamenti sono doppi perfino sotto la casa dei genitori a Santa Lucia. A fine anno viene premiato con il Pallone d'oro come miglior giocatore del mondo dell'anno 1982. Diventa così un eroe nazionale, simbolo del riscatto di un paese dopo anni bui, ma anche di un riscatto personale per l'esclusione dal calcio giocato per 2 anni.

Successivamente ha il tempo di vincere con la Juventus una Coppa dei Campioni, una coppa delle Coppe, una Coppa Italia, una Supercoppa Europea e un campionato italiano. Con maglia della nazionale segnerà 20 gol in 48 presenze, ben 9 segnate in un mondiale (record detenuto insieme a Cristian Vieri e Roberto Baggio). Muore a Siena nel dicembre 2020 all'età di 64 anni per una malattia incurabile.