venerdì 2 febbraio 2007

Tartufi dolci della Calvana

Altri biscotti tipici del pratese sono i Tartufi Dolci della Calvana, biscotti che sottolineano ancora una volta quanta tradizione pasticcera esista in questo piccolo pezzo di Toscana.

Immagine_Tartufo_dolce_Calvana
Tartufi dolci della Calvana del forno Steno
Pare che i biscotti furono graditi anche al grande scienziato Galileo Galilei che li assaggiò come ospite della famiglia Buonamici nella Villa - Fattoria di San Gaudenzio a Sofignano, nei pressi di Vaiano in Val di Bisenzio.

Come i sassi della Calvana, questi biscotti sono di forma rotonda e di colore variabile a seconda degli ingredienti utilizzati: esistono a base di cioccolata oppure con farina di castagne.

La storia di questi biscotti parte dai banchetti del cinquecento di Agnolo da Fiorenzuola passando per i generali francesi di Napoleone fra Settecento e Ottocento. I biscotti sono espressione del borgo di Sofignano che ogni anno, il 26 di giugno, celebra la festa della fienagione.

Con l'ingresso in villa della cioccolata e del caffè nel settecento e all'epoca del mammalucco Mustafà Effendi, dal 1825 al 1835 ospite della famiglia Buonamici e protagonista della villeggiatura a Sofignano, i biscotti vengono lavorati insieme alla cioccolata e non più solo con la farina di castagne, prodotto tipico di questa zona.

I tartufi dolci della Calvana possono essere degustati in occasione della manifestazione Re Tartufo che si svolge a Vaiano ogni novembre. Attualmente sono prodotti dal forno Steno di Vaiano.