venerdì 1 maggio 2020

Ostensione della Sacra Cintola

L'8 settembre è la festa della Madonna della Fiera. A Prato il Vescovo dal Pulpito di Donatello e Michelozzo mostra la cintola ai fedeli. Che cos'è la cintola? La cintola è una sacra cintura che si dice sia appartenuta alla Madonna, un culto e una tradizione nata nel IV secolo.

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Il Vescovo di Prato mostra la cintola ai pratesi
La cintola è qualcosa di più di una reliquia, è una leggenda, un archetipo della grande madre che avvolge in grembo il popolo di Prato.

La Cintola è come il tallone di Achille o il Cavallo di Troia, il suo furto equivale a sconfitta, a impadronirsi della città, a metterne in mostra il suo punto debole, a rinunciare alla propria indipendenza e particolarità rispetto alle altre città.

La reliquia della città è inoltre un oggetto tessile in linea con la sua tradizione economica, ma non bisogna sottovalutare che la cintola è anche simbolo dell'ordine dei cavalieri medievali che reggeva la spada.

I numerosi tentativi di furto, tutti repressi anche con violenza, il più famoso quello di Musciattino, sono esempio di quanto la cintola avesse e ha ancora oggi valore per i pratesi. La sua ostensione periodica oltre ad avere un valore religioso ha quindi un valore identitario legato alla storia della città e quindi portatore della sua tipicità e unicità.

Cappella - Sacro - Cingolo - Duomo di Prato
Cappella del Sacro Cingolo nel Duomo di Prato
COME E' ARRIVATO IL SACRO CINGOLO A PRATO?

Esistono due testi che sono arrivati fino ai nostri giorni, uno in latino e uno in italiano, il primo è il transito dello pseudo Giuseppe di Arimatea che racconta il transito della Vergine e il dono della cintura a San Tommaso, il secondo sono una serie di racconti che parlano del viaggio della cintola, il matrimonio da Michele Dagomari e l'arrivo a Prato.

Reliquiario nella Cappella della Sacra Cintola - Duomo di Prato
La Cintola nella Cappella con il reliquiario di Paolo Bebetto
Il crociato-mercante pratese Michele Dagomari, la ebbe in dono di nozze a Gerusalemme da Maria, discendente di un sacerdote che la aveva avuta in dono a sua volta da San Tommaso. Tornato a Prato, Michele Dagomari la conservò fino a che, in punto di morte, la donò al preposto della Pieve di Santo Stefano, l'attuale Duomo di Prato.

Oggi è conservata in un reliquiario costruito da Paolo Bebetto, reliquiario che permette al Vescovo di mostrare la Cintola senza prenderla con le mani dal contenitore. Nel corso dei secoli i reliquiari sono stati delle vere e proprie opere d'arte, a cominciare da quello realizzato da Maso di Bartolomeo, collaboratore di Donatello, nel XV secolo, capolavoro di oreficeria all'interno del Museo dell'Opera del Duomo.

DATE  E RICORRENZE DELL'OSTENSIONE DELLA SACRA CINTOLA
 

L'Ostensione della Cintola avviene non solo l'8 settembre, ma anche il giorno di Pasqua, il primo Maggio e il 15 Agosto.

Ogni 8 settembre, a conclusione del corteggio storico, il Vescovo mostra la sacra reliquia della cintola ai cittadini di Prato riunitisi in piazza Duomo.

In questa occasione, fin dal Medioevo, esisteva la Madonna della Fiera dove i pellegrini si radunavano a Prato da tutte le parti della Toscana e d'Italia.

Statua - Madonna - Facciata - Duomo - Prato

Sulla facciata del Duomo di Prato (terminata nel 1457) ci sono però richiami alla devozione del culto mariano che in questa città è sempre stato molto forte. Un legame che nella facciata romanico pisana viene espresso dalla presenza di una statuetta. 

Bibl. Storia della Preziossissima cintola della Gloriosa Vergine Maria, a cura di Marco Pratesi. Edizioni Libreria Cattolica Prato. Museo dell'Opera del Duomo - Musei Diocesani Prato, Claudio Cerretelli, 2012, Claudio Martini Editore.