Palazzo Pretorio a Prato è uno dei simboli del Comune libero di Prato. Presenta due facciate terminate in periodi diversi che si fondono insieme per completare il suggestivo Palazzo civico simbolo dell'età comunale pratese: una del XIII e l'altra del XIV secolo ed è oggi sede del recuperato Museo di Palazzo Pretorio.
La parte più antica di Palazzo Pretorio è in mattoncini rossi medievali, mentre quella più recente in pietra presenta finestre con bifore gotiche che guardano sulla piazza dove si trova la fontana del Bacchino.
Palazzo Pretorio a Prato |
Palazzo Pretorio nacque a cavallo del XIII e XIV secolo per ospitare le sedi del Podestà, della magistratura e delle prigioni. Fu acquistato nel 1284 dal Capitano del popolo Fresco de' Frescobaldi dove sorgevano case torri di proprietà della famiglia pratese dei Pipini.
Il tabernacolo e la statua di Roberto D'Angiò
Nella parte sinistra dell'edificio, dove sono presenti le bifore, c'è un vecchio tabernacolo: era qui che era presente la statua di Roberto D'Angiò, re di Napoli, cui era stata affidata la protezione di Prato.
Perfino il filosofo francese Michel De Montaigne nel suo viaggio in Italia, notò la statua di Roberto d'Angiò arrivando a Prato il 4 maggio del 1581.
Nel suo diario annota: "Sulla Porta del palazzo appare una gran statua incoronata col globo in mano e ai piedi la scritta REX ROBERTUS".
Purtroppo la statua del '300 fu probabilmente trafugata o distrutta dall'esercito rivoluzionario francese durante la campagna d'Italia alla fine del '700 che non vedeva di buon occhio qualsiasi simbolo monarchico.
Nel frattempo Palazzo Pretorio aveva subito alcuni ritocchi nel '500: fu dotato di una merlatura guelfa e di un campaniletto a vela, ma è nel '900 che fu riscoperto dopo un periodo di abbandono e di degrado e adesso è sede del nuovo Museo di Palazzo Pretorio, inaugurato il 12 aprile 2014.
Perfino il filosofo francese Michel De Montaigne nel suo viaggio in Italia, notò la statua di Roberto d'Angiò arrivando a Prato il 4 maggio del 1581.
Nel suo diario annota: "Sulla Porta del palazzo appare una gran statua incoronata col globo in mano e ai piedi la scritta REX ROBERTUS".
Nicchia della Statua di Robertò d'Angio sulla facciata di Palazzo Pretorio |
Purtroppo la statua del '300 fu probabilmente trafugata o distrutta dall'esercito rivoluzionario francese durante la campagna d'Italia alla fine del '700 che non vedeva di buon occhio qualsiasi simbolo monarchico.
Nel frattempo Palazzo Pretorio aveva subito alcuni ritocchi nel '500: fu dotato di una merlatura guelfa e di un campaniletto a vela, ma è nel '900 che fu riscoperto dopo un periodo di abbandono e di degrado e adesso è sede del nuovo Museo di Palazzo Pretorio, inaugurato il 12 aprile 2014.
Il MUSEO DI PALAZZO PRETORIO
All' interno del Palazzo troviamo il Museo di Palazzo Pretorio. Qui sono presenti i polittici di Lorenzo Monaco e di Giovanni da Milano, e le opere di Filippo Lippi e Filippino Lippi.
Interessante l'ultimo piano del palazzo con la sala dedicata allo scultore pratese Lorenzo Bartolini con una collezione di gessi con opere famose come la "Fiducia in Dio", busti di Gioacchino Rossini e Napoleone Bonaparte.
Museo Palazzo Pretorio: Tutti i giorni dalle 10 e 30 alle 18.. Chiuso il Martedì non festivo e il 25 dicembre. La biglietteria chiude alle 18. Piazza del Comune. 59100 Prato.
Collezione dei busti Bartolini all'ultimo piano di Palazzo Pretorio |
Interessante l'ultimo piano del palazzo con la sala dedicata allo scultore pratese Lorenzo Bartolini con una collezione di gessi con opere famose come la "Fiducia in Dio", busti di Gioacchino Rossini e Napoleone Bonaparte.
La terrazza di Palazzo Pretorio offre una splendida visuale sull'intera città e del centro storico di Prato.