venerdì 2 febbraio 2007

Le parole di Prato

Famoso è il detto in tutta la toscana Io son di prato vo esse' rispettato e posa il sasso sai, ma come parlano realmente i pratesi? Risponde alla domanda un libro pubblicato nel 1998, dal titolo Le parole di Prato, termini detti proverbi in uso nell'area pratese di Anna Maria Nistri e Paola Piera Pelagatti.

Copertina del libro le parole di Prato
Così buttarsi a babbo morto significa buttarsi con tutto il peso, un babbaleo è una persona sciocca, sempliciotta e tonta, il bicche-bocche è la deformazione dall'inglese "knicker-bocker" un tipo di tessuto sportivo con bozzoli colorati in rilievo, una biribaola è una sciocchezza, un comportamento futile (se tu sta' dietro a tutte le biribaole un tu compicci nulla!), una strippata è la classica scorpacciata di cibo, Va' a sappi tu che c'è! è vai a sapere che cosa c'è dietro.

Molte parole in uso pratesi provengono anche dal fiorentino ma il linguaggio pratese ha una sua autonomia per quanto riguarda l'accento e l'intonazione delle parole e soprattutto conserva, in maniera più marcata, la gorgia toscana, quel fenomeno fonetico derivante dagli antichi etruschi e che consiste nell'aspirare le consonanti c, t e p. Il libro è edito da Carlo Zella (1998).